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  • Il personaggio della settimana - Alessandro e Francesco Brambilla

    “Il personaggio della settimana” questa volta raddoppia! Nel nostro viaggio tra i protagonisti della pallanuoto non potevamo farci sfuggire l’occasione di ascoltare entrambe le voci di due fratelli legati a doppio filo anche dalla passione per la pallanuoto. Alessandro e Francesco Brambilla, genovesi di 22 e 19 anni, hanno abbracciato con successo questo sport fin da piccolissimi e ora viaggiano spediti in serie A: Alessandro (difensore) quest’anno gioca con lo Sport Management Verona in A1, mentre Francesco (un vero jolly) indossa la calottina del Quinto in serie A2. Conosciamoli meglio e divertiamoci insieme a loro in una “intervista allo specchio”.

    Come è nata la tua passione per la pallanuoto?
    ALESSANDRO:
    “Mio padre giocava a pallanuoto e mi ha spinto in piscina a nuotare già a 3 anni. Poi a 6 ho iniziato a giocare a pallanuoto nel Nervi, dove sono cresciuto e ho fatto un percorso lunghissimo nelle giovanili, fino a vincere il Campionato Juniores nel 2010. Poi sono passato al Sori in A2: un anno altalenante, di transizione, prima di approdare al Quinto dove ho giocato due ottime stagioni e dove ho trovato una seconda famiglia. E’ stato il mio trampolino di lancio verso questa mia prima esperienza in A1 in una squadra di alto livello come Sport Management”.
    FRANCESCO: “Da piccolo vedevo mio fratello andarsi ad allenare, mentre io facevo solo nuoto. Poi un giorno lui e mio padre mi hanno messo in testa la calottina e mi hanno spinto ad iniziare. Avevo 6 anni e da quel momento è iniziata la mia passione per questo bellissimo sport”.

    Qualcuno ha mai provato a farti desistere oppure sei stato sempre spinto a continuare?
    ALESSANDRO:
    “Per fortuna i miei genitori non mi hanno mai ostacolato, aiutandomi in tutto, standomi dietro e spingendomi verso questa mia grande passione”.
    FRANCESCO:
    “Mio padre mi ha sempre detto di giocare, non ha mai frenato la mia passione, anche se mi ha sempre detto di portare avanti anche lo studio perché in questo sport non girano tanti soldi e probabilmente non avrebbe potuto, da solo, garantirmi un futuro”.

    Hai dovuto rinunciare a qualcosa per la pallanuoto?
    ALESSANDRO
    : “A tantissime estati!  Anche conciliare sport e studio non è stato facile, ma sono comunque riuscito a diplomarmi e ora studio Scienze motorie all’università. In realtà vorrei fare Fisioterapia, ma l’anno scorso non sono riuscito a passare al test d’ingresso. Mi sto preparando per riprovarci l’anno prossimo”.
    FRANCESCO: “Non direi, perché fortunatamente sono riuscito a portare avanti anche gli studi e ora sono iscritto al primo anno di Economia aziendale”.

    Quali obiettivi ti poni?
    ALESSANDRO:
    “In generale sono un ragazzo pacato, quindi non mi voglio spingere lontano. Vorrei giocare bene e riuscire a dare il mio contributo a questa squadra quest’anno e il prossimo, poi penseremo al futuro. Sono convinto che si debba fare un passo alla volta, anche se ammetto che mi piacerebbe riprovare l’esperienza in Azzurro: a livello giovanile è stato emozionante e questa estate sono stato selezionato per il collegiale con la nazionale universitaria, una gran bella esperienza anche se poi non sono riuscito ad entrare nella squadra”.
    FRANCESCO: “Vorrei continuare a giocare e a migliorarmi per raggiungere grandi obiettivi”.

    Ci sono stati momenti difficili? Come li hai superati?
    ALESSANDRO: “Quest’anno è un po’ complicato perché gioco poco, ma so di essere arrivato in una grande squadra provenendo dalla A2, quindi è ovvio che debba passare parecchi minuti in panchina. Mi alleno comunque al massimo per sfruttare le occasioni che mi capitano, cercando di carpire informazioni dai compagni con più esperienza, che mi aiutano e spesso mi tirano anche su di morale”.
    FRANCESCO: “Dopo Nervi, Bogliasco e i primi due anni al Quinto giocati tutti insieme a mio fratello, quest’anno mi sono ritrovato solo. Devo dire che mi è venuta un po’ di malinconia soprattutto all’inizio, ma Alessandro ha avuto la splendida opportunità di giocare in A1 e se l’è ampiamente meritata lavorando tanto. Per me non è stato facile non averlo più vicino in casa e in acqua: mi ha un po’ scombinato. Ma sono riuscito a superare questo scoglio sentendolo quasi tutti i giorni”.

    Quali sono state finora le soddisfazioni più grandi?
    ALESSANDRO
    : “Direi due: la vittoria del Campionato Juniores a Nervi e l’esordio in Champions League quest’anno con lo Sport Management. Ho giocato tutte e tre le partite del concentramento di Malta, contro Valletta, Oradea e Budva, un’esperienza nuova ed entusiasmante”.
    FRANCESCO: “Sono un po’ sfigato e ho perso spesso le finali, ma non dimentico le gare giocate nelle giovanili con Bogliasco e poi i play-off con Quinto, tutte cariche di emozioni. Spero di avere presto soddisfazioni maggiori da raccontare, sto lavorando per questo!”.

    Hai altre passioni oltre alla pallanuoto?
    ALESSANDRO
    : “La pallanuoto assorbe moltissimo tempo fin da quando ero piccolo. Quest’anno ci alleniamo quasi sempre due volte al giorno… Però fino a qualche anno fa praticavo anche lo Ju Jitzu (antica arte marziale dei Samurai, ndr), ma l’ho dovuto abbandonare. Un’altra mia grande passione è la moto: insieme a mio padre facciamo lunghi viaggi, anche all’estero”.
    FRANCESCO: “Mi piace molto il basket Nba e cerco di seguirlo in tv, anche se le partite sono trasmesse a notte fonda e spesso è il sonno ad averla vinta”.

    Consiglieresti la pallanuoto a un ragazzino? Se sì, perché?
    ALESSANDRO
    : “Assolutamente sì, perché è uno sport fantastico. Va però detto che è uno degli sport più faticosi, al quale devi dedicare anima, corpo e tanto tempo, ma ti ripaga con grandi soddisfazioni”.
    FRANCESCO: “Certo, consiglio la pallanuoto a tutti, bambini e bambine. E’ uno sport che quando lo inizi vuoi solo continuare a giocare, è appassionante e vivi in un ambiente bello e coinvolgente: tutti i miei migliori amici ormai giocano a pallanuoto e in questo ambito ho incontrato esclusivamente persone fantastiche”.

    Alessandro e Francesco, meglio compagni di squadra o avversari?
    ALESSANDRO
    : “Siamo stati compagni di squadra per due anni e sono convinto che Francesco preferisca giocare con me. Anche a me farebbe molto piacere, perché anche se qualche volta ci sono incomprensioni e scatta qualche insulto… insieme stiamo davvero bene. Mi è dispiaciuto molto andare via dal Quinto e lasciarlo e so che anche lui inizialmente non l’ha presa benissimo…”.
    FRANCESCO: “Compagni, sempre! Mi piacerebbe anche giocarci contro, ma lo preferisco in squadra perché, ahimè, sarebbe l’avversario più difficile da marcare. Mi è dispiaciuto non averlo qui quest’anno, ma so che ha preso un treno importantissimo per la sua carriera e faccio il tifo per lui, aspettando che passi anche il mio”.

    Un pregio e un difetto di tuo fratello?
    ALESSANDRO
    : “Francesco è sempre lì a sostenermi e nei momenti difficili so di poter contare su di lui. Mi rincuora sempre con telefonate e messaggi. Un difetto? Diciamo due! E’ molto permaloso e quando gli do consigli li vede sempre come critiche facendo muro, così ho imparato a fargli dire le cose da qualcun altro”.
    FRANCESCO: “Il pregio di Alessandro è di essere sempre buono con tutti. Il difetto è di essere permaloso (dunque deve essere una dote di famiglia!, ndr)”.

    Fai un augurio a tuo fratello!
    ALESSANDRO
    : “In questa stagione gli auguro di mostrare tutte le sue qualità, come non ha fatto completamente negli ultimi anni. Gli auguro di farsi valere e di giocare di più”.
    FRANCESCO: “Gli auguro di avere la forza per stringere i denti e lavorare duro, che i risultati personali arriveranno! Ora è in una squadra fortissima, con 14 ottimi giocatori e so che non è facile per lui trovare spazio. Nel mio piccolo cerco di aiutarlo chiamandolo appena posso oppure scrivendogli messaggi perché così ci sentiamo più vicini”.

    E  ora un augurio alla Pallanuoto Riccione che si affaccia ad un nuovo campionato di Serie C
    ALESSANDRO: “Tantissimi auguri per il campionato, perché questa società merita ottimi risultati. Conosco parte della squadra e l’allenatore Luca Bellavista da quando ho partecipato alla prima edizione del Torneo estivo. Con alcuni siamo rimasti in contatto, anche se quest’anno a causa della preparazione non sono riuscito a venire a giocare. L’augurio per me è di ritornare presto a Riccione, magari già l’estate prossima”.
    FRANCESCO: “Un grande in bocca al lupo al Riccione! Spero di vedervi presto ad alti livelli! L’anno scorso sono stato al Torneo estivo, vado fiero di avere vinto la classifica di capocannoniere e ho  conosciuto persone fantastiche. Quest’anno spero di tornare e di portarmi dietro anche mio fratello! Un saluto particolare a Riccardo Anzini: approfitto per ricordargli che ha buone potenzialità e può ambire a categorie superiori!”.

    Giorgia Bertozzi