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  • Judo - Qualificazioni Campionato Italiano Juniores e 30° Trofeo Judo Coral CSEN CITTA’ DI CAPRIATE S.G.

    La sezione judo della Polisportiva non si è risparmiata nemmeno per il fine settimana del 1° maggio. Infatti a Castelmaggiore due storici atleti della Polisportiva sono tornati a calcare i tatami dopo due anni di pandemia e molti cambiamenti nelle loro vite. Simone Michelotti (81 kg - 19 anni) e Tencati Cecilia (52 kg - 20 anni) nonostante una serie di difficoltà e imopegni scolastici e universitari che non hanno loro permesso di prepara la gara come avrebbero voluto, hanno comunque deciso di rimettersi in gioco alle qualificazioni per i campionati italiani under 21. I due atleti che hanno iniziato da piccolissimi a fare judo in Polisportiva sono riusciti a conquistare il podio regionale e punti importanti per la conquista della tanto attesa cintura nera, Entrambi si sono classificati al terzo posto e in particolare, Cecilia ha vinto 1 incontro su 3 mentre Simone 2 su 3. Purtroppo, per gli atleti romagnoli, nonostante l'ottima prestazione non è stato possibile staccare il pass per le finali di Ostia in quanto destinato ai primi due di ogni categoria.


    Domenica 1° maggio è stata la volta di Halic Dmytro (detto Dima), giovane atleta ucraino fuggito dalla guerra e accolto nella famiglia del judo riccionese.  Dima,  alla sua prima gara italiana, ha dovuto affrontare subito tra  gli atleti italiani più forti al trofeo Città di Capriate in provincia di Bergamo. Infatti, al primo incontro ha dovuto affrontare l'atleta di casa Alessandro Di Stefano, già medagliato ai recenti campionati italiani. L'ucraino ha subito inizialmente le azioni del bergamasco passando in svantaggio, per poi perdere definitivamente l'incontro a seguito di una rocambolesca azione di attacchi e contro attacchi valutata a favore dell'italiano.  Successivamente Halic ha potuto nuovamente dimostrare il suo valore sconfiggendo prima un'atleta comasco costretto alla resa da uno per strangolamento e quindi un'altra lombardo per ippon (KO del judo) durante i tempi supplementari.  "Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi. Stanno uscendo da questo periodo diabolico e stanno iniziando a rimettersi in gioco. Purtroppo alle finali di Ostia andremo solo con Morgana De Paoli già qualificata di diritto, ma questo non toglie nulla alla brillante prestazione di Cecilia e Simone. Siamo certi che l'appuntamento è solo rimandato. Per Dima posso solo dire che è stata una gioa accoglierlo e un piacere seguirlo sul tatami. È un ottimo atleta e anche un bravissimo ragazzo. Spero che un giorno possa tornare nella sua terra da cui è fuggito con la madre e il fratellino. Per il momento la Polisportiva ha costruito una rete di solidarietà intorno a questi ragazzi, infatti mentre Dima si allena nel Dojo (la palestra di judo) il fratellino fa parte della sezione nuoto." commenta il Maestro Giuseppe Longo D.T. della sezione judo della Polisportiva Riccione . 

    Quella di Dima e della sua famiglia è una vera storia nella storia. Infatti, il ragazzino appassionato di judo scappa dalla sua KIEV, bombardata a seguito della follia umana, e riesce a  mettere in una borsa, pochi vestiti e il suo judogi (la divisa per fare judo).  Giunto a Rimini, grazie ai contatti lavorativi della madre con una notissima multinazionale della zona, continua a studiare in DAD e viene accolto dal maestro di judo della Polisportiva Riccione. Il giovane ucraino trova subito un ambiente amico, dove nonostante le difficoltà linguistiche riesce a ritrovare un po' di normalità. "Ci teneva molto a gareggiare. Dima è un vero combattente. La cosa che mia ha più commosso dopo la gara sono stati i contatti telefonici con il padre, bloccato a Kiev, che gli ha dimostrato tutto il suo orgoglio per questa ritrovata nuova normalità." conclude il Maestro Longo.    

    Nelle foto Halic sul podio e il Maestro Longo con gli atleti Tecati Cecilia e Michelotti Simone.

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